venerdì 23 settembre 2011

Perché Renzi, cominciamo a dirlo


In tale situazione economicamente e politicamente folle il Partito Democratico dovrebbe aver raggiunto almeno il 40% di consensi virtuali. Invece niente. Addirittura è continuamente oscurato da qualsiasi cazzata che avviene altrove. Perché?

Perché i dirigenti "democratici" che decidono sono vecchi e non credibili, visto che hanno cambiato nome 3-4 volte al proprio partito ma non si sono mai tolti di mezzo (all'estero avviene esattamente il contrario). E questa è una storia risaputa.
L'altra ragione, ancora mai spiattellata nuda e cruda, legata a doppio filo alla precedente, è che l'attuale maggioranza dei cosiddetti "giovani democratici" e giovani dirigenti sono conformisti e in attesa di cooptazione.

"Ma cambierà, vedrai che cambierà". | permalink

domenica 11 settembre 2011

11 settembre, 1973 e 2001


A distanza di 10 anni, insieme all'11 settembre 2001 di New York e d'America, ricordiamo l'11 settembre 1973 di Santiago del Cile e del presidente Allende. E' ora di cominciare, come in questo caso, a unire i ricordi e non a creare divisioni idiote e soprattutto dannose.



Metterli in contrapposizione è da coglioni. Ricordarli insieme, invece, è uno degli esempi magistrali e indispensabili su come mantenere in vita il mondo.

Ken Loach già ci ha provato.
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sabato 10 settembre 2011

Renzi e il gruppo di surfisti. "Un gruppo plurale"


Questo blog, per ovvie ragioni, si è innamorato particolarmente di una delle risposte che il sindaco di Firenze ha dato nel corso di un'intervista (pubblicata ieri sul Corriere Fiorentino). Si parla soprattutto dell'amministrazione di Firenze, e si indaga sul perché la Cgil e altre frange conservatrici della sinistra italiana contestano più lui che Tremonti o Berlusconi e questo governo. Il consiglio, dunque, è di leggere tutta questa lunga intervista. Ecco, invece, la risposta di cui sopra, in cui si chiarisce ancora una volta che la critica "dell'uomo solo" addossata a Renzi, per provare a togliergli terreno sotto i piedi, è falsa, oltre che banale.
Il nostro è un gruppo plurale, non è vero che sono un uomo solo come dicono i professionisti della critica. Venti anni di berlusconismo e le trasformazioni oggettive del processo di rappresentanza ci portano a pensare che un nome, piuttosto che un progetto, risolva tutto. Dalla Leopolda verrà fuori un progetto per il Paese, fatto di liberalizzazioni, di innovazione, di qualità, merito, talento. Questo progetto può piacere o meno e per incrociare l`onda del cambiamento ha bisogno di molte condizioni. Ma io non sono causa dell`ansia di cambiamento: sono un effetto, anche se mi prendo il coraggio di essere salito sul surf. Ma, come sanno i surfisti, è difficile che arrivi di nuovo l’onda perfetta.
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giovedì 8 settembre 2011

Aridatece


Aridatece Badoglio. O almeno il Re di Maggio - 8 settembre 2011 | permalink

lunedì 5 settembre 2011

Chiedere a Bruxelles "ispettori mentali"


L'Italia è sotto attacco da parte dei mercati. Ancora. Draghi (e l'UE) ci ha appena detto che non è scontato che la Bce compri i nostri titoli.

I nostri attuali sindacati, dividendosi tra chi indice scioperi generali in questo momento ipercritico e chi non riesce a spiegare cosa fa, dimostrano definitivamente una dannosità che senza esagerazioni vicina a quella della casta berlusconiana.

E il PD(s) oggi che ha fatto? Tralasciamo il caso Penati(che è meglio), si è concentrato per dichiarare tregua a Repubblica perché il giornale dell'odiato Scalfari oggi lo dà al 29,5%, commentando che "er grande partito" è ormai fortissimo...

Non riesco più a dire altro che "cose da pazzi".
A Bruxelles è già tanto se ancora non ci hanno mandato qualche "ispettore mentale". Ma potrebbero legittimamente abbandonarci dalla sera alla mattina se continuiamo così.

p.s.) Senza riscrivere parola per parola, vi rimando direttamente al post di Francesco Costa. Impossibile non condividerlo. Qua riprendo solo il video postato da Francesco, inquietante per certi versi, ma anche emblematico e chiaro per altri nello spiegare l'attuale condizione della sinistra italiana. Si tratta di un discorso tenuto nel febbraio del 1997, più di 14 anni fa...Sine verbis


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domenica 4 settembre 2011

Mino Martinazzoli


Abbiamo combattuto per una vita quelli per cui la politica era tutto, adesso ci ritroviamo come nemico quelli per cui la politica è nulla.
Il calabrone per massa corporea in rapporto alla dimensione alare non può volare. Ma lui non lo sa. E vola. 

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