giovedì 14 maggio 2015

Umanizzarsi e cristianizzarsi


Ogni tanto torno a scrivere sul blog, come facevo quasi 10 anni fa, pensieri che tanto sui social nati dopo, come Facebook e Twitter, non verrebbero compresi a pieno. Sono quelli che definirei pensieri da blog, o comunque quei pensieri che una volta sul blog scrivevo quasi quotidianamente e che, adesso, con la frenesia imposta da Fb e Twitter, paradossalmente ho ridotto pressoché a zero.

Oggi ho cominciato ad ascoltare vecchie registrazioni di Enzo Bianchi: per strada, al posto di ascoltare la "solita musica". Credo che lo farò a lungo in questo percorso che mi porterà all'estate 2015. Sono mesi di chiusura e apertura fondamentali per la mia vita.

E mi ha colpito una frase: "Se si inizia a non vivere come si pensa, poco a poco si finisce per pensare come si vive".

Mi sento di fare tante cose, rimesse in ordine proprio in questo ultimo periodo, ma avevo messo in secondo piano e quasi dimenticato che tutto quello che faccio lo dovrei fare in piena consapevolezza, con ordine e giusta misura 24 ore al giorno.

Non solo comportarsi umanamente ma anche cristianamente. | permalink

mercoledì 13 maggio 2015

Ciao Sor Chiarelsa


Una chiesa stracolma. Almeno tre generazioni di angelani si sono raccolti nella Basilica Papale nel primo pomeriggio di ieri. C’era tutta Santa Maria degli Angeli a salutare la carissima Suor Chiara Elsa (“Sor Chiarelza”), conosciutissima religiosa che ha donato tutta la sua vita alla crescita e alla formazione dei bambini, in particolar modo presso “l’asilo delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino”, di cui è stata per decenni una delle colonne portanti. Un nugolo di bambini ha lasciato andare in alto palloncini, come segno d’affetto verso la suora nata in Abruzzo nel 1934, arrivata a Santa Maria nel 1953 e, dopo esser passata per diverse case dell’Istituto, dal 1964 risorsa inesauribile della scuola materna fino a pochi giorni fa. Una donna estremamente sensibile, generosa, operosa e al servizio dell’infanzia angelana per più di cinquant’anni e impegnata in parrocchia nella catechesi della iniziazione cristiana. Anche io ho avuto la grazia di conoscerla fin da bambino di asilo. Ricordo benissimo quando pranzavo per due volte, con gli altri bambini e poi con lei, che pranzava per ultima, perché mi metteva in punizione e ogni volta mi insegnava a sbucciare le mele e le pere, che mi piaceva mangiare con lei.

Riposa in pace Sor Chiarelza. | permalink